I primi abitanti dell'attuale Australia furono gli
aborigeni, giunti dall'
Asia circa 50.000 anni fa, grazie ad una particolare capacità d'adattamento riuscirono a popolare gran parte dell'isola, seppur mantenendo sempre uno stile di vita seminomade. Si calcola che la popolazione
aborigena all'arrivo dei primi
europei fosse fra le 500.000 e 1.000.000 di persone.
Nel
1699 la Società Geografica Britannica finanziò alcune spedizioni d'interesse
scientifico-
economico verso la Nuova Olanda, approvando un progetto di
William Dampier che aveva già esplorato la parte nord-occidentale del Paese. L'esito della missione fu però disastroso, tanto che gli inglesi abbandonarono qualsiasi progetto di colonizzazione dell'Australia per circa settant'anni.
Nel
1768,
James Cook partì per un lungo viaggio di esplorazioni nel Pacifico. Egli fu il primo ad intuire che la Nuova Olanda fosse un continente e il
28 aprile 1770 sbarcò a
Botany Bay, a pochi chilometri dall'odierna
Sydney, prendendo possesso di tutta la costa orientale in nome della Corona Britannica e dandogli il nome di
Nuovo Galles del Sud. Sulla spinta delle scoperte di Cook, l'Inghilterra iniziò ad avviare i primi progetti per l'Australia.
Intanto un altro inglese
Matthew Flinders circumnavigò il Paese nel
1803 dimostrando che la Nuova Olanda non era formata da più isole ma che è una terra unica a sé stante. A Flinders si deve il nome
Australia al posto di
Nuova Olanda, imposto dagli olandesi ma che veniva ancora impiegato, così come Terra Australis.
Nel
1788 arrivò in Australia il capitano Arthur Phillip nominato da poco governatore della colonia, dotato di poteri quasi assoluti. Giunto a Botany Bay il
9 gennaio, il
26 gennaio (oggi celebrato come l'
Australia Day) inaugurò
Sydney, in onore di
Thomas Townshend, Visconte di Sydney e all'epoca Segretario di Stato britannico. La vita della nuova colonia incontrò molte difficoltà, dovute essenzialmente all'ostilità dell'ambiente
naturale nonché della popolazione aborigena che riuscì a bloccare la creazione di
fattorie sulle rive del
fiume Hawkesbury. La colonia non riusciva a raggiungere l'autosufficienza necessaria e si ritrovò a dipendere per gli approvvigionamenti dalla lontana isola di Norfolk. A ciò si aggiungano le tensioni fra la stessa popolazione inglese, dovuta all'atteggiamento autoritario del capitano Phillip, il quale visti il fallimento della sua politica fu esonerato dai suoi incarichi nel
1792 e ritornò in
Inghilterra.
Nel
1788 arrivò in Australia il capitano Arthur Phillip nominato da poco governatore della colonia, dotato di poteri quasi assoluti. Giunto a Botany Bay il
9 gennaio, il
26 gennaio (oggi celebrato come l'
Australia Day) inaugurò
Sydney, in onore di
Thomas Townshend, Visconte di Sydney e all'epoca Segretario di Stato britannico. La vita della nuova colonia incontrò molte difficoltà, dovute essenzialmente all'ostilità dell'ambiente
naturale nonché della popolazione aborigena che riuscì a bloccare la creazione di
fattorie sulle rive del
fiume Hawkesbury. La colonia non riusciva a raggiungere l'autosufficienza necessaria e si ritrovò a dipendere per gli approvvigionamenti dalla lontana isola di Norfolk. A ciò si aggiungano le tensioni fra la stessa popolazione inglese, dovuta all'atteggiamento autoritario del capitano Phillip, il quale visti il fallimento della sua politica fu esonerato dai suoi incarichi nel
1792 e ritornò in
Inghilterra.